Questo è il mio blog personale. Ci scrivo cose belle, cose brutte e cose strane. Se i miei post offendono la vostra sensibilità o chicchessia, siete liberi di chiudere e andarvene, nessuno vi obbliga a leggere. Non ho nessuna pretesa, è solo un dannato blog personale.

martedì 3 aprile 2012

Wind of Change (ovvero, pensieri dopo una giornata a Salerno)

Sono in macchina con Mariano, Valerio ed Ernesto, al ritorno da Salerno dopo una giornata passata con i compagni di corso. Qualcosa di diverso, molto divertente e tutto, davvero una serata assai piacevole.
Sono sul sedile posteriore, lato destro, con una larga camicia azzurra come coperta. Parte per radio Wind of Change degli Scorpions, e la mia mente comincia a viaggiare.
Penso a tantissime cose, ma più di tutte mi focalizzo su un qualcosa di (forse) triste e malinconico, riguardante la ricerca dell'anima gemella.
Siamo davvero sicuri che, quando stiamo insieme ad una persona con la quale vogliamo condividere il resto dei nostri giorni, sia davvero lei quella "giusta"? O semplicemente non abbiamo potuto viaggiare, conoscere altri luoghi, persone o perché magari non abbiamo mai avuto il coraggio di parlare a quella ragazza?
Le luci autostradali scorrono, e mi trovo a pensare che, forse, quando pensiamo di aver trovato l'anima gemella, alla fin fine non abbiamo fatto altro che "accontentarci" di una persona e che, quasi sicuramente, dall'altra parte del mondo, a 100 metri dalla facoltà di Aversa o nella città di cui vedo i gialli lampioni accecanti, c'è qualcuno che ci cerca.
Più il viaggio continua più mi rattristo: forse non conoscerò mai la persona giusta, forse la conosco o forse l'ho già incontrata. Forse invece domani, uscendo di casa ed andando all'università, potrei incontrarla o quasi sicuramente questo non accadrà.
Ormai col corpo sono su quel sedile posteriore, ma con la mente sono altrove, alle prese con questi pensieri che più creo nella mia testa e più mi fanno sentire, in un certo senso, triste. Sarei voluto nascere in una città, magari come Salerno, magari potendomi affacciare sul mare durante i pomeriggi passati a far nulla. Ma, in fin dei conti, sarei potuto nascere in un paesino di montagna del terzo mondo.
E lei? Dove si trova lei? E, di nuovo, fisso il finestrino e le luci che provengono da chissà quale imprecisata città. Forse lei sta fissando da una di quelle luci verso l'autostrada, nella mia direzione. Anche lei sta cercando qualcun'altro? Oppure la sua ricerca è conclusa? Forse si illude di aver trovato la sua persona speciale, o forse l'ha davvero incontrata.
Maledetta timidezza. A volte, ti odio.

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