Questo è il mio blog personale. Ci scrivo cose belle, cose brutte e cose strane. Se i miei post offendono la vostra sensibilità o chicchessia, siete liberi di chiudere e andarvene, nessuno vi obbliga a leggere. Non ho nessuna pretesa, è solo un dannato blog personale.

sabato 18 dicembre 2010

Get rid the pain of bein' a man

Uno dei miei pensieri più frequenti, che oggi come ieri mi dà da ragionare: "e se fossi nato donna"?
È una cosa che mi sono sempre chiesto. Non mi riconosco appieno nella classica figura dell'uomo: vigoroso, forte fisicamente ed emotivamente, una guida per gli altri, con le idee chiare ed i propri obiettivi, sempre in grado di valutare la situazione e prendere decisioni senza affidarsi a nessuno, una fonte di sicurezza.
Non riesco a vedermi in quest'ottica. Riconosco le mie fragilità e la voglia che spesso provo di potermi appoggiare ad un'altra persona, abbracciarla silenziosamente per ore, per trovare conforto in essa. E si, anche piangere più spesso, davanti a storie commoventi o eventi tristi. Piangere e sentirsi al sicuro tra le mani di una persona pronta a farmi sentire al sicuro. Quando capitano quei "momenti no", fare affidamento su qualcun'altro, guardarlo negli occhi e, senza parlare, sentirmi già meglio.
Pensate quello che volete, ma se una volta finito il mio tempo sulla terra potessi esprimere un desiderio, probabilmente sarebbe quello di nascere donna.
Magari una piccola ragazzina dalla pelle chiara, capelli lisci, dolce e un pò rompicoglioni. E possibilmente con poche tette se fosse possibile.

giovedì 16 dicembre 2010

Arctica's girls

Sonata Arctica. Uno dei miei gruppi preferiti in assoluto, capaci di sfornare in poco più di una decina di anni 6 album capolavoro (su Unia ho delle riserve, ma questa è un altra storia). Ma non voglio parlarvi dei miei gusti musicali, anzi: uso i Sonata come pretesto per parlarvi di una cosa che spesso e volentieri diamo per scontata. Ma andiamo con ordine!

I Sonata, come tema ricorrente nella maggior parte delle loro canzoni inseriscono personaggi femminili che spesso e volentieri, nel bene e nel male, finiscono per spezzare il cuore al protagonista dei loro brani. Dana, Tallulah, Juliet, la donna di The dead skin, di San Sebastiam...
Ecco. Prendiamo ad esempio il caso di Tallulah: lascia il suo ragazzo senza riuscire a spiegare lui i motivi, a causa della difficoltà del parlarne. Ma poi viene vista mano nella mano col batterista della band del suo ex. E viene spontaneo chiamare Tallulah in modi poco eleganti.
Ma ragioniamoci. Davvero conosciamo una visione globale dell'evento? No! Che ne sappiamo noi di Tallulah, delle sofferenze che potrebbe aver passato nel riconoscere dentro di se la morte dei sentimenti verso il protagonista e la nascita di un nuovo amore verso il batterista? E chi ci assicura che il suo stesso ex sia una persona perfetta? È troppo facile additare Tallulah la puttana. Troppo. Ed è estremamente difficile sentire tutte e due le versioni, le facce della stessa medaglia.

E noi, quante volte nella vita di tutti i giorni scegliamo di seguire l'idea più facile, senza nemmeno voler sapere una sua controparte.
La verità sarà sempre una sola. Ma difficilmente la si vede sentendo una voce. Essa va ricercata, analizzata e costruita. E, naturalmente, difesa se crediamo in essa.

Per me Dana era una ragazza fin troppo libertina, sempre alla ricerca di svaghi e giochi proibiti. E il padre ad un certo punto non è riuscito più a sopportare una figlia del genere.
E Tallulah mi piace pensarla come una donna forte che ha pianto giorni interi per la fine della sua storia, e che ne ha sofferto ma che ha scelto di chiuderla perché, a suo discapito, Cupido ha scelto per lei un'altra persona.

lunedì 13 dicembre 2010

"Turbini e tempeste io cavalcerò, volerò tra i fulmini per averti. Lo faresti per una persona speciale ?

[Formspring Question]
Non potevano fare una domanda migliore per siglare la mia domanda numero MILLE su Formspring. Grazie.

http://www.angolotesti.it/G/testi_canzoni_gianna_nannini_1854/testo_canzone_meravigliosa_creatura_55811.html

Sul serio, questo è un testo bellissimo. Ci leggo dentro non una storia d'amore. Di più. Ci vedo un innamoramento totale, la voglia di stare accanto alla Meravigliosa Creatura, ma la paura nel volersi dichiarare, dovuta ad un possibile rifiuto o, ancora più romanticamente, alla rottura di questo amore lontano/vicino che il protagonista nutre nei confronti del suo amore.
La forte voglia di vivere per Lei, per i suoi occhi incantevoli, per ciò che rappresenta. Veglio su di te, ti osservo e ti adoro. Muoio d'amore meraviglioso, un verso commovente come non pochi, messo proprio alla fine di questa poesia in musica.

E davvero abbiamo paura di turbini, tempeste e fulmini quando in gioco c'è l'Amore?
Amor Vincit Omnia.

Grazie per questa commovente domanda numero 1000, mi serviva una cosa del genere.

domenica 12 dicembre 2010

In cosa credi e in cosa dubiti?

[Formspring question]
Credo nella speranza, nel potere dei sogni e dei desideri, che ci aiutano giorno dopo giorno ad andare avanti. Se capisci davvero come funziona il mondo, solo grazie a speranza, sogno e desideri riesci ad andare avanti. Credo nell'esistenza della vita al di fuori della nostra terra, credo che un Dio esista. Credo nella forza della mente umana e in certi fenomeni paranormali. Credo nei valori dello scoutismo. Credo che l'essere umano lavori simultaneamente con mente, cuore ed anima. Credo che "Amor Vincit Omnia", nell'infinito potere dell'arte, dell'immaginazione e della musica.

Dubito che la democrazia sia sempre la scelta giusta. Dubito che un mondo senza ipocrisia possa essere il migliore possibile. Dubito dell'amicizia in alcuni casi. Dubito nell'oggettivismo e nelle discriminazioni di qualsiasi tipo. Dubito che l'omologazione e il non essere e pensare differenti faccia del nostro mondo un posto migliore.

sabato 11 dicembre 2010

About the miracles

Voglio lasciare su questo blog una mia piccola riflessione ed idea su ciò che molta gente considera e riconosce come "miracoli".
Partiamo dal presupposto che NON credo nei miracoli: penso che tutto ciò che sia etichettato come tale altro non sia la prova più tangibile delle nostre infinite risorse mentali, che non comprendiamo appieno (ci sono migliai di scritti sui "poteri" nascosti della nostra mente). Prendiamo ad esempio luoghi di pellegrinaggi cristiani come Lourdes o Fatima, dove sembrano avvenire guarigioni ai limiti della scienza. Etichettiamoli pure come miracoli. Ora, in base a quale principio il "dispensatore" di miracoli sceglie a chi guarire il tumore e a chi no? Sono più propenso a credere che l'unione mentale di più persone, suggestionate anche dalla particolare atmosfera del luogo sia la vera artefice di tali guarigioni.
Le infinite capacità della mente di influire sul nostro corpo, sulla nostra salute (come l'effetto Placebo) e sull'ambiente esterno. Non a caso, i cosiddetti fachiri o santoni asiatici hanno dimostrato di poter sopportare situazioni estreme, ai limiti dell'umanità. Tutta questione di allenamento celebrale e concentrazione.

Mi piace pensare che più menti possano unirsi tra di loro addirittura per creare una sorta di simbiosi, che le porti a comunicare e comprendersi facilmente, con poche parole, quasi come se si diventasse "uno". Proprio come quando si vive una storia d'am
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giovedì 9 dicembre 2010

Ognuno ha un proprio modo di amare. Secondo te è vero, o esiste un unico modo? Tu come la pensi u.u

[Formspring question]

Mi piace la domanda **
Partendo dal fatto che ho una concezione dell'amore abbastanza particolare. Quindi si, ogni persona ama in modo diverso.
Innanzitutto, credo che cercare l'amore in ogni dove, rincorrerlo in ogni ragazza, provarci con tutte insomma, sia una cosa inutile. In quel caso, non si verrà praticamente mai a creare un vero amore, ma solamente un'attrazione fisica che porterebbe ad una "storia" che morirebbe prima di nascere. L'amore ti bussa alla porta ^^
Delle persone credo ci si innamori giorno per giorno. Magari la conosci da anni o da poche settimane, ma un giorno capisci chiaramente che provi qualcosa in più per quella persona.
Amare qualcuno vuol dire condividere momenti belli, brutti, le piccole avventure di ogni giorno e si, anche i momenti smielati ultraromantici.
Per il resto, non sono geloso e non potrei mai esserlo. Sul serio, la gelosia è una cosa che non concepisco affatto, e anche se venissi tradito, probabilmente riuscirei a perdonare. Se lei si trova più felice tra le braccia di un altro che nelle mie, non vedo il motivo di costringerla a rimanere con me se lei non è più attratta da me ma è innamorata di un altro. Si, so strano lo so >.<

mercoledì 8 dicembre 2010

as I'm startin' to burn ♫

Scrivo queste righe di notte, sotto le coperte, sullo schermo di un cellulare. Scrivo per esternare a te, chiunque tu sia (semmai qualcuno leggerà davvero, ma ne dubito), quello che mi sta letteralmente uccidendo da tanto, troppo tempo. E che tengo chiuso in me da secoli e che ora rischia di esplodere.

Crediamo davvero che essere altruisti, gentili il più possibile, buoni e sorridenti sia sempre la cosa migliore? Che "fare finta di non vedere" in alcune situazioni sia la scelta più saggia da fare?
E se la gente cominciasse ad approfittarsi schifosamente di te? Se non riusciresti a vedere null'altro che menzogne, ipocrisia divagante, comportamenti ed atteggiamenti sempre più al limite?
È questo ciò che vedo io da tanto tempo. E da tanto tempo ho fatto finta di non vedere, di far finta di nulla. Dicendo tra me e me "no vabbè, non lo fa con malizia o per un secondo scopo".
E tenere tutte queste piccole cose dentro di se, da solo, non è affatto facile, e sento che da un momento all'altro potrei esplodere, facendo del male a persone che riesco ancora a stimare.

E poi? E poi mi sono rotto i coglioni di sorridere sempre e comunque, mascherando un malessere che faccio finta non esista. Basta a passare sempre per il tizio ottimista che sembra "non fottersene di niente" qualunque cosa accada. Basta sdrammatizzare anche sugli eventi più seri per non deprimersi in continuazione. Continuerò a fare così solo verso le persone di cui ancora posso e voglio fidarmi.

A tutto ciò si va ad aggiungere una situazione particolare che conoscono si e no 4-5 persone, e che va avanti da un paio di mesi e che la notte mi trattiene sveglio più di quanto voglia. Ma quest'ultima è una di quelle cose che, volente o nolente, devo affrontare e superare da solo.

Per il resto, "il Macca" simpatico allegro e solare potrebbe non farsi vivo per un bel po'.

Avevo bisogno di sfogarmi stanotte. Anche se nessuno probabilmente leggerà queste righe, mi sentito di doverle scrivere. E vorrei urlarle.

Urlare tutto ciò che mi tengo dentro da tanto, troppo tempo.

martedì 7 dicembre 2010

Chaos;

Si, alcune cose mi cominciano a stare sui coglioni seriamente ora. Niente in particolare. Solo scazzato, pesantemente, nell'ultimo periodo.
Sperando che passi in fretta.

Runnin'

Vi ricordate tutti il simpatico Macca sempre allegro e felice, impossibile da far deprimere? Bhe, da un paio di giorni non posso dire di essere perennemente col sorriso sulle labbra. Nulla di serio, ci mancherebbe.

Sento semplicemente una forte apatia interiore, che mi spinge a lasciarmi vivere i giorni che si susseguono senza praticamente fare mai nulla di concreto, buttando le giornate una dietro l'altra.
Un'altra cosa che mi rende un pò "giù" ultimamente sono alcuni pensieri che ho fissi in testa e, prontamente, ritornano la notte accompagnandomi fino al risveglio. Passerà? Sicuramente. Ma non so tra quanto tempo...

Ho quasi deciso che stasera mi imbottisco di giubbini, mi infilo le scarpe da ginnastica e si va a correre, per scaricare un pò di stress accumulato ultimamente, per riordinare le idee e sfogarmi.
Cuffie nelle orecchie e via, correre sempre dritto di fronte a se fino a quando non si scoppia per la fatica.

lunedì 6 dicembre 2010

About the sex

Ecco quello che avevo promesso su Formspring tanto tempo fa, ricapitolato e scritto in un italiano (spero) decente, riguardante il mio pensiero sulla sfera sessuale.

Qualche volta, mi è passata per la testa una strana idea: come sarebbe il mondo se fossimo liberi dalle pulsazioni sessuali? Se tante nostre azioni e sforzi non fossero finalizzati all'avere un rapporto sessuale, il nostro modo di vivere, sarebbe in un qualche modo migliore?

Sin dai tempi antichi, l'uomo è sempre stato schiavo del sesso: imperatori, re, uomini importanti e semplici persone sono state rovinate a causa di tradimenti e eventi avvenuti sotto le lenzuola. Chiunque potrebbe perdere la testa di fronte alle tentazioni dell'eros, questo è un dato di fatto.
Senza condannarlo come una cosa negativa, mi scaglio solo contro il modo che abbiamo sempre avuto di intendere il sesso. Perché sono sicuro che se avessimo tutti un atteggiamento più aperto verso esso (ma non libertino!), tante cose negative non le vedremmo ogni giorno.

E rilancio la mia idea di un mondo dove il sesso sia finalizzato solo alla procreazione. Dove una gran parte delle nostre energie potrebbero essere spese in modo alternativo, in svariati modi.

Ed infine l'amore: nascerebbe e si diffonderebbe un nuovo tipo di amore, basato soltanto sui sentimenti. Non si guarderebbe più l'aspetto fisico del proprio partner, e le classiche "troie" o i corrispondenti maschili, ormai privi della loro arma di seduzione basata sull'attrazione fisico-sessuale, non esisterebbero più, con conseguente vantaggio della società.
Esiste al giorno d'oggi un amore vero, che trascende dalla componente sessuale? Che ti fa venire voglia solo di dormire abbracciato alla persona amata e di vivere ogni giorno della tua vita con lei?
Voglio credere che esista e che, prima o poi, tutti lo incontreremo. E lo vivremo. Con o senza sesso.

Ultima provocazione: se vi proponessero di poter continuare la vostra vita da essere asessuato, in grado di non provare più alcun tipo di piacere o desiderio sessuale, accettereste? Io ne sarei abbastanza tentato, sinceramente.

domenica 5 dicembre 2010

V for Vendetta

Ieri ho passato il sabato sera in casa (non avevo voglia di uscire) e mi sono deciso finalmente a vedere il film V for Vendetta. Premettendo che ho dovuto passarlo dal pc fisso al portatile per godermelo in HD e, tra una cosa e l'altra, se ne è andata una buona un oretta o poco più solo per il "ponte USB" (2Gb di penna e 7.5 Gbdi film).

All'inizio mi sembra il classico film che vuole lanciare idee di libertà e di rivoluzione contro un regime autoritario. Ma, andando avanti con la visione, ho appezzato il personaggio di V come non mi sarei mai aspettato. La sua decisione dura di vendicarsi e di cambiare il sistema corrotto e oppressivo, usando metodi tutt'altro che "giusti" o pacifici, la sua capacità di sfidare apertamente il governo e di parlare ai cuori degli abitanti di tutta Londra (nell'ultima parte del film sono loro i protagonisti veri e propri) e, soprattutto, la sua stessa consapevolezza nel riconoscere quasi come sbagliate le sue azioni. Ma necessarie.
E poi c'è Evey. Non la solita donna che si limita a rubare il cuore del protagonista. Una ragazza che, in fin dei conti, nulla fa per combattere il governo. Anzi, lo accetta passivamente. Ma l'incontro con V, il suo vivere con l'uomo mascherato, il periodo in galera, la morte e la rinascita a nuova vita, trasformatasi in una nuova persona (non a caso non viene riconosciuta nemmeno da una sua collega), e la comprensione dell'insegnamento di fondo di tutte le 2 ore e più di film: si può uccidere una persona, darle fuoco, mutilarla, torturarla o altro. Ma le sue idee. Quelle no. Non si possono distruggere in nessun modo. E morire per esse altro non è che uno dei punti più alti che possa raggiungere un essere umano. Non a caso la seconda chiave di lettura di V for Vendetta può essere proprio il percorso di maturazione e trasformazioni di Evey secondo il mio parere.

E poi c'è il tema dell'amore, l'unica cosa che sia stata in grado di inceppare il piano di V, progettato per oltre 10 anni. L'unica incognita mal considerata: l'uomo in grado di resistere ad una pioggia di proiettili di una squadra d'assalto senza perdere lucidità o sbagliare qualche calcolo, si ritrova a prendere a pugni un vetro e piangere a causa dell'amore.

Mai un film mi aveva così scosso in vita mia (il 5 Novembre del finale è una delle scene più significative di sempre). E credo che sia una pellicola che andrebbe fatta vedere nelle scuole, discussa e analizzata.
Perché spesso e volentieri, svendiamo le nostre idee e la nostra coerenza, come se fossero nulla. Dimenticandoci troppo presto che le idee, anche quelle del singolo, hanno tutto il potenziale capace di spostare (e distruggere) le montagne.

venerdì 3 dicembre 2010

Riddle of Stars

Dopo una settimana abbastanza intensa in facoltà (due prove intercorso: storia del design, che dovrebbe essere andata molto bene, e matematica, dove so che avrei potuto fare assai meglio), sta per arrivare il weekend, e col finre di esso un nuovo ciclo di sette giorni, almeno più rilassante di quello appena trascorso.

Quanto vorrei mollare tutto solamente per un paio di giorni, andare sulla cima di una montagna, o un posto dove la notte sia possibile dormire col naso all'insù e godersi la vista di un cielo stellato, limpido e luminoso. Di fronte a quello spettacolo (l'ho visto tanti anni fa l'ultima volta) ci si dimentica di tutte le preoccupazioni ed i problemi della nostra vita. Si da ascolto solamente al cuore. Per quei pochi attimi rinascere, con l'anima rinnovata e ripulita dalla vita di tutti i giorni.
Spettacolare e riflessivo da vedere da soli, diventa una delle esperienze più belle che si possano fare se accanto a noi c'è qualcuno, meglio ancora se sia una persona importante per noi...
Ma il clima è quello che è in questo periodo...e le caldi luci della città hanno tristemente rapito la bellezza delle lanterne immortali che ci osservano da mille e più anni...

mercoledì 1 dicembre 2010

Quindi, sei cristiano? E se Dio non influenza in nessun modo la vita degli uomini, che fa tutto il giorno? Ma poi, credi che sia una persona o un qualcosa di indefinito? Se dici che sta a guardarci forse credi che sia umano? E da dove sarebbe uscito lui?

[Formspring question]
Non mi definisco cristiano nel senso comune del termine. Sono contrario ad alcune cose della religione cristiana, soprattutto quelle riguardanti la Chiesa e le sue opinioni/morali.

Il dio che mi immagino non influenza la nostra vita, semplicemente ha dato la scintilla perchè tutto cominciasse (vedilo come un Motore Immobile aristotelico). Si limita a fare da spettatore, senza mai intervenire nelle nostre scelte.
Lo vedo come un qualcosa di indefinito, qualcosa che la nostra mente non può comprendere (pensa ai versi del Paradiso della Divina Commedia), ma sa che c'è, li, da qualche parte, che sia sempre esistito e sempre esisterà.