Questo è il mio blog personale. Ci scrivo cose belle, cose brutte e cose strane. Se i miei post offendono la vostra sensibilità o chicchessia, siete liberi di chiudere e andarvene, nessuno vi obbliga a leggere. Non ho nessuna pretesa, è solo un dannato blog personale.

mercoledì 1 agosto 2012

Sonata Arctica, 30/07/2012 - Roma

Finalmente. Aspettavo questo concerto da tantissimo tempo (anche perché simboleggiava la conclusione degli esami del secondo anno). Finalmente avrei visto dal vivo i Sonata Arctica che, con l'abbandono delle melodie power degli esordi, sono diventati tra i miei gruppi preferiti (non che prima non lo fossero...ma ora noto sonorità più "personali" e testi come sempre magnifici). E si parte per Roma, alla volta dell'Ippodromo delle Capannelle.
In fila dalle 16.00 di pomeriggio (apertura cancelli alle 18.30 con i Sonata che si esibiranno solo a partire dalle 22.30 dopo la discutibile scelta di affidare l'apertura ai Doomraiser, gruppo Doom Metal italiano).
E si, dopo ore ed ore sotto al sole, tra risate con ragazzi conosciuti sul posto, sudore e applausi al mitico uomo che ha acceso un ventilatore sul palco, finalmente entra la formazione finlandese al completo, iniziando, come era prevedibile, con Only the Broken Hearts (make you beautiful). Non nego che la intro strumantale (registrata) dell'ultima parte di Wildfire III mi abbia fatto sperare che suonassero l'intera trilogia di Wildfire. Sarebbe stata la mia morte fisica/emotiva.
Live, ho addirittura adorato Breathing, che consideravo il pezzo debole di The Days of Grays. E, come era facile immaginare, sono praticamente scoppiato in lacrime a The Last Amazing Grays, il pezzo che più aspettavo. Purtroppo, nulla è perfetto e quindi Tony ha deciso di cantarsi anche due canzoni di Unia (per me quell'album è un'oscenità, ma sono giudizi personali). E poi Replica, Black Sheep, Don't Say a Word e la storica Fullmoon ci riportano i Sonata Arctica powerosi degli esordi.
Il miglior concerto della mia vita, non ci sono dubbi.

ps: ho davvero sperato facessero qualcosa dell'ultima parte di Reckoning Night (che ne so, Wildfire, My Selene, WHITE PEARL BLACK OCEAN...), l'intera trilogia di fa nulla. Wildfire o altro da The Days of Grace (qualcuno ha detto The Dead Skin?). E va beh, Non mi lamento affatto dell'ottimo show dei Sonata, anzi. Mi è piaciuto da impazzire. Tornassero domani a Roma sarei gia lì.
ps2: Tony Kakko è FOTTUTAMENTE FIGHISSIMO
ps3: no, non scherzo. È davvero figo.
ps4: se ve la foste persi: Recensione "Stones Grow Her Name"