Questo è il mio blog personale. Ci scrivo cose belle, cose brutte e cose strane. Se i miei post offendono la vostra sensibilità o chicchessia, siete liberi di chiudere e andarvene, nessuno vi obbliga a leggere. Non ho nessuna pretesa, è solo un dannato blog personale.

mercoledì 29 febbraio 2012

Anno II, primo quadrimestre; 4/4 (...and some good news)

Nuovamente, scrivo con un bel pò di ritardo, chissene.
Materiali per il Design - 27/30 [8 Crediti]

O Scienze e Tecnologie dei Materiali, fate voi.
Esame tosto e impegnativo. Mi aspettavo di prendere molto ma molto di meno. Il 27 mi sta più che bene (comunque è un gran bel voto, oh yes). Un pò deluso da come è stato impostato il corso, eccessivamente e fottutamente teorico, quando mi sarei aspettato di toccare materiali, sperimentare e cose così, come andrebbe fatto in una vera facoltà di design. Evvabbè, alla fine siamo pur sempre in Campania.
Esami finiti, finiti e finiti, ora ci rivediamo a luglio con il secondo quadrimestre.


Passando alle "...and some good news", il lavoro di letturista dei contatori idrici è ricominciato e, dopo lo stop forzato per gli esami, procedo alla media di 50 contatori al giorno (50 euri al giorno), con il picco massimo di circa 100 letture il solo giorno di S. Valentino.
Per farmi un regalo per l'andamento degli esami, mi sono comprato su eBay un obiettivo per la macchina fotografica, optando per il superconsigliatissimo Canon 50mm F1.8 II. È piccolino piccolino, bellino bellino e fa foto ammostro. Mi piace assai.

E niente, febbraio sta finendo e ora comincia Marzo, inizia il secondo quadrimestre in facoltà e comincia pure a fare caldo, finalmente. L'inverno se ne va via. Olè.

giovedì 16 febbraio 2012

Sanremo 2012 - cosa ne penso

Tra lavoro, studio ed impegni vari, una delle poche pause che mi sto concedendo in questo periodo di metà Febbraio è rappresentato dalla visione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Ormai è da un pò di anni che lo guardo, seguendo le polemiche (senza di esse la Rai non farebbe audience, è risaputo) e, fondamentalmente, le canzoni (che quest'anno mi sembrano un pò pochine...).
E visto che lo fanno tutti ormai, anche io mi invento critico musicale d'alto livello. Ecco a voi.
(Ah, aggiungo lo schifo che ho provato nel sentire tutti parlare di Sanremo. E non delle canzoni di Sanremo).

Arisa - La notte
Deliziosa. Il testo mi è piaciuto tantissimo e, così come lo sguardo della cantante durante l'esecuzione, prova di un'ottima interpretazione, a metà tra il cantato ed il sussurrato. Se vincesse lei, ne sarei felice.
9/10

Samuele Bersani - Un pallone
Un ritmo musicale davvero buono, con un cantato ipnotizzante e trascinante. Orecchiabile, ti entra in testa il motivetto. Il testo mi piace, sicuramente spicca per la sua non banalità e il non parlare d'amore (tema tristemente onnipresente). Anche qui, la vittoria sarebbe gradita assai.
8/10

Pierdavide Carone e Lucio Dalla - Nanì
La migliore canzone di questo festival per me (insieme a quella di Irene Fornaciari). Stupendo l'accompagnamento dell'orchestra e l'amalgama di suoni, la voce di Pierdavide e sublimi le intrusioni vocali di Lucio Dalla. Il testo è bellissimo (per quanto il tema trattato non sia dei più originali), trasmette tristezza e un certo senso di sconforto. Pierdavide diventerà un grande della canzone italiana, ne sono sicuro. Come abbiano fatto a farlo fuori alla seconda puntata, è un fottuto mistero. Ma grazie al fattore "Amici" verrà sicuramente ripescato dal televoto. Spero vinca.
10/10

Chiara Civello - Al posto del mondo
Premesso che non ho mai ascoltato nulla della Civello nè conoscevo la sua esistenza prima dell'esibizione sanremese, la sua canzone non mi ha comunicato nulla. Buona voce si, ma un testo abbastanza banale e sonorità che hanno un forte senso di "gia sentito". Nel complesso, una canzone buona, ma anonima.
5/10

Loredana Berté e Gigi D'Alessio - Respirare
Gigi si sente, e tantissimo: nella sua voce e nell'accento che ricorda il mondo neomelodico napoletano, nelle sue parole sempre uguali da decenni. E poi arriva la Berté, che regala quel tocco di nuovo che non ti aspetti. Tutto sommato mi piace, è trascinante e devo dire che ho molto apprezzato il basso di questa canzone, uno strumento che nel pop è sempre relegato ad un ruolo meno che secondario, qui diviene il vero protagonista. Sicuramente non meritavano di uscire alla seconda serata. Mi dispiace, perchè l'esperimento è abbastanza insolito e ha funzionato.
7/10

Dolcenera - Ci vediamo a casa
Lei è bellissima, non si discute. La prima serata non ha affatto convinto. Ma alla seconda esibizione ha tirato fuori le unghie. Mi sarei aspettato qualcosa di meno pop e più caratteristico, ma nonostante tutto è una canzone godibile, supportata da una voce potente ed espressiva. Peccato per il testo un pò banaluccio.
7.5/10

Emma - Non è l'inferno
Emma, uscita dalla scuola di Amici e gia presente al palco dell'Ariston l'anno scorso con i Modà, ci riprova. Peccato che un testo abbastanza impegnato, che vede lei prendere la parte di un pensionato senza speranze per il futuro, che ha tanto sofferto per il suo paese, male si abbini al suo abbigliamento e alla sua giovane età. Sinceramente, un testo pieno di retoriche inutili che non è fatto per Emma. Almeno, non vestirti in quel modo quando canti una canzone del genere. Il fattore interpretazione dove lo abbiamo messo?
Sonorità abbastanza anonime che si riprendono nel ritornello, ma sicuramente vincerà grazie al fattore "Amici". Purtroppo.
5/10

Eugenio Finardi - E tu lo chiami Dio
Canzone bella. Bella davvero. Semplice e minimale l'abbigliamento presentato da Finardi, che unisce ad un'interpretazione canora meravigliosa, una gestualità che enfatizza ogni passaggio del suo poetico testo. Un'esibizione teatrale più che musicale. Sublime.
9/10

Irene Fornaciari - Il mio grande mistero
Energia, personalità e originalità si uniscono in quella che è per me la migliore canzone del Festival 2012 insieme a Nanì. Un testo evocativo come pochi, con rimandi folk e un'interpretazione vocale grintosissima. Evidentemente, non è stata giudicata adatta dalla giuria demoscopica, che l'ha eliminata alla seconda puntata. Sinceramente, come abbiano fatto a far passare Emma o i Matia Bazar e non Irene, è davvero un grande mistero.
Per me è la canzone vincitrice di questa edizione.
10/10

Marlene Kuntz - Canzone per un figlio
Mai ascoltati prima di Sanremo, quindi non posso giudicare confrontando con altri lavori della band. Ma questa canzone mi è piaciuta davvero, nel testo e nell'arrangiamento musicale. Peccato che alla prima esibizione non siano stati al massimo. Anche qui molto deluso per l'esclusione alla seconda puntata.
7.5/10

Matia Bazar - Sei tu
Anonima, anonima ed ancora anonima. Non mi ha comunicato nulla sinceramente, tranne un fortissimo senso di deja vu con altre canzoni italiane di qualche tempo fa (non so quale sia, ma nell'attacco del ritornello mi sembra di vivere un'altra canzone). Unica domanda: perché?
3/10

Noemi - Sono solo parole
La prima sera non riesce a volare alto. Ma alla seconda ritorna con grinta ed energia. Purtroppo non convince più di tanto, e risulta un pò anonima. Anche il testo non è nulla di eccezionale. Peccato.
5/10

Francesco Renga - La tua bellezza
È Renga, e si sentono ogni tanto vari richiami al suo repertorio passato. Comunque sia, ottima potenza vocale ed interpretativa. Ma siamo lontai da quel capolavoro che fu Angelo qualche anno fa.
6/10

Nina Zilli - Per sempre
Mi aspettavo qualcosa di più "retrò", nel suo stile. Comunque sia, Nina Zilli presenta ancora una volta la sua inconfondibile e bellssima voce, anche se stavolta si presenta con una canzone che, sinceramente, non è nulla di eccezionale.
Però mi è piaciuta tantissimo la sua capigliatura. Fantastica.
6/10

sabato 11 febbraio 2012

Anno II, primo quadrimestre; 3/4

Scrivo un pò in ritardo, nuovo esame dato. Soddisfatto come non mai.

Storia dell'interior design - 30 e lode/30 [8 Crediti]
E vaffanculo. La storia di quest'esame è bella e simpatica, sto sabato sera mi sto a casa e ve la racconto. Ci troviamo a fine gennaio, con gli esami da prenotare. Decido di dare al primo appello illuminotecnica, Inglese e Materiali per il Design (o scienze e tecnologie dei materiali, che è più figo) e tenermi Storia, unico corso teorico, per fine mese. Alchè la prof di Materiali ci consiglia di fare il suo esame al secondo appello. Bestemmie verso Zeus e gli dei dell'Olimpo tutti.
Mi cancello la prenotazione per Materiali e prenoto in Storia. Devo preparare un esame teorico bello massiccio in 7 giorni, insieme ad Illuminotecnica ed Inglese. Dalle spiegazioni in classe mi è rimasto praticamente nulla (la prof. per quanto brava non rende nelle spiegazioni) e praticamente per me quei libri dicono solo cose nuove. E va bhè. Mi chiudo in casa, rinuncio al lavoro momentaneamente e si studia.

Arriviamo al giorno dell'esame: 40 e passa prenotati e, giustamente, la prof non si organizza e ci fa venire tutti in massa. Morale della favola: esame spostato al giorno dopo e mattina persa. Vado a casa e, vaffanculo, mi riesco a beccare solo gli ultimi 5 minuti di Dragon Ball (Goku che torna sulla terra; mi sono perso Trunks vs. Freezer. Vaffanculo). Passo il giorno a dormire. Mi sveglio per vedermi i Simpson alle 19.50 (episodio di merda su Angry Dad o Papà Incacchiato, senza nessun collegamento logico o gag esilaranti. Vaffanculo di nuovo).

Mattino seguente mi sveglio presto, vado in facoltà, sugli scaloni della scalinata principale ripeto giusto un accenno ad Albini e Joe Colombo. La prof arriva. Sono il quarto a fare l'esame. Domande generali, poi quando va sullo specifico gli dico subito "i nomi non è cosa" (e per nomi intendo sedie, allestimenti, date, oggetti e così via). Lei capisce. Continuo a parlare (di Joe Colombo forse, o del Radical). E intanto scrive sul suo librettone gigante degli esami 30 e lode/30.
Il mio primo 30 e lode. Fottutamente soddisfatto. Si, me la credo. TRENT'ELLODE.
Radiohead a palla in macchina durante il viaggio di ritorno.

E ora resta solo un ultimo esame per chiudere il quadrimestre.

martedì 7 febbraio 2012

Anno II, primo quadrimestre; 2/4

E oggi ho dato ben due fantastici esami del fantastico primo quadrimestre del fantastico secondo anno. Visto che ormai sono andati, togliamoci un pò di sassolini dalle scarpe.

Inglese - Idoneo [6 Crediti]
Boh, non so a che pro sia utile un corso di inglese in una Università. Sono del parere che chi sappia gia le basi dell'inglese apprenda poco e nulla, mentre chi le basi non sa dove stiano casa, difficilmente riesce ad imparare tutto, data la durata quadrimestrale del corso. Credo si poteva fare un corso più interessante. Son pareri, poi boh, ognuno è libero di pensarla come vuole.

Illuminotecnica - 27/30 [6 Crediti]
Lezioni fatte un giorno si e l'altro forse, ad orari arbitrari. Doveva essere un corso fottutamente interessante, si è risolto tutto in tre o quattro nozioni eccessivamente basilari, perchè "questo non lo facciamo che è difficile". Una cattiva gestione delle lezioni che ci ha portato a fare il progetto d'esame (un locale commerciale da illuminare secondo alcune normative illuminotecniche) in maniera sommaria e veloce. Delusione enorme. Mi aspettavo molto, ma molto di più. E poi un esame del tipo: "ho visto il tuo progetto, bello, spiega come funziona" [...] "ok, va tutto bene, ora viene il professore a vederli" [3 minuti dopo] "il prof è impegnato, ti va bene 27?". Non mi lamento affatto, ma in base a quali criteri siano usciti i voti di stamattina, non si sa. E non si sa nemmeno perchè prenderci per il culo con un "non si mette più di 27". Almeno me lo sono tolto davanti questo esame.

lunedì 6 febbraio 2012

Dream Chronicles #1

Sognato tra la notte di sabato 4 Febbraio e domenica 5.

Mi trovavo in un mondo simile a quello descritto da Orwell in 1984: menti sotto controllo, azzeramento delle libertà e delle singole personalità. Ero un ribelle, una sorta di Winston Smith che portava avanti la sua battaglia contro quel mondo oscuro. Ma per qualche ragione non mi uccidevano ed avevo un rapporto contrastante di odio e rispetto verso un importante membro del sistema. Non ricordo se agissi in singolo o in gruppo.

Improvvisamente sono io, Mario, insieme a mio fratello. Siamo in un corridoio pieno di gente. Siamo morti e ci dicono di andare all'inferno o in paradiso. A me e mio fratello capita il paradiso. Alla fine di una lunga fila di persone c'è un buco nel pavimento. Un salto e si va. Sono felice: le sofferenze della vita sono terminate. Mi lancio. Nuvole blu scuro mi circondano, io cado sempre più velocemente, ma non ho paura. Atterro dolcemente su una piazza enorme con dei recinti di ferro su un muro perimetrale di cemento. Ci sono tutte le persone che conosco qui. Ognuno di noi ha un "superpotere", io uno legato a nere ali dietro la mia schiena. E lottiamo tra di noi, senza pietà. Non può essere il paradiso. Guardo in alto. Nuvole scure. Ed il palazzo dove abitavo quando ero piccolo, ma con proporzioni e viste terribili, ciclopiche. E risuona la voce del personaggio che ero io all'inizio. Quello è il paradiso, li si lotta. Mi ritrovo in una cella insieme al membro del sistema di cui ho parlato sopra. Mi dice che il suo nemico ha a sua volta instaurato un regime tirannico dopo aver distrutto quello vecchio. Lui pensa di fare un favore a noi, lui è nel giusto: ora è diventato un Dio onnipotente e questo è il suo paradiso. Non eravamo morti al momento del salto. Stavamo facendo qualcosa che Lui aveva elaborato per plagiarci, creando il suo Regno dei Cieli.
Perché farci combattere e donarci dei poteri, non lo ricordo.

domenica 5 febbraio 2012

about Atheism (and its thoughts)

Eerie whispers trapped beneath my pillow
Won't let me sleep, your memories
I know you're in this room, I'm sure I heard you sigh
Floating in-between where our worlds collide

Scares the hell out of me
And the end is all I can see
And it scares the hell out of me
And the end is all I can see

I know the moment's near
And there's nothing we can do
Look through a faithless eye
Are you afraid to die?
Muse, Thoughts of a Dying Atheist (Absolution, 2003)

E ogni tanto mi interrogo sull'ateismo quando ascolto questa canzone. A come superficialmente si dica "sono ateo, non credo in nessun Dio o entità superiore". Ma davvero è così semplice dichiararsi ateo? Non ci credo. Penso fortemente che abbracciare l'ateismo ormai è diventata una moda, e nessuno pensi più alle reali conseguenze di ciò.

I Muse lo esprimono nella maniera più brutale: sei in punto di morte, ormai la tua ora si avvicina. A che certezze ti aggrappi? Tu che hai dichiarato di non credere in niente di metafisico durante la tua vita, ora hai paura. Capisci che forse hai sbagliato, e ne sei terrorizzato. Non hai mai avuto fede in nulla, e riesci a vedere solo la fine, niente altro. Hai vissuto la tua vita terrestre e, ora, sai che non ci sarà più niente. Ma ciò ti fa rabbrividire e, sono sicuro, arrivi a pensare, a sperare, che ci sia qualcosa, che nel momento in cui chiuderai gli occhi non finirà tutto.

E quindi, diciamocelo, è più facile essere ateo convinto o avere una divinità da adorare, qualcosa in cui sperare e credere? Vogliamo davvero credere che tutto il nostro universo sia nato da una serie improbabile di casualità? Non nego i valori della scienza, ma sono sempre convintissimo che a dare inizio a tutto ci sia stato qualcosa, una scintilla ultraterrena. Un pò come il motore immobile platonico.

E si, credo ci sia qualcosa dopo la morte. Una qualunque cosa che mi darà la certezza di non avere paura in quel momento. Qualcosa in cui sperare, qualsiasi essa sia. 

Siete ancora sicuri che sia più facile credere in nulla rispetto a credere in un qualcosa?

Lunedì è il giorno delle streghe, Angie

Ci siamo. Dalla settimana prossima comincia la sessione invernale degli esami universitari. Non so perché, ma "sessione invernale" mi fa pensare ad un mondo magico (si, mi viene in mente Hogwarts o uno scenario fantasy).
Il sette ho Illuminotecnica la mattina e Inglese il pomeriggio. Il secondo è una passeggiata, mentre il primo è una cara e simpatica roulette russa che spero vada non troppo male.
L'otto rimane Storia dell'Interior Designer, facile esame orale dove non si sa la prof che chiederá. Almeno chiudiamo quello che è stato il corso più soporifero del quadrimestre. E poi Materiali per il Design a fine mese.

Per il resto, mi sveglio ad orari assurdi e non riesco a trovare la forza di fare nulla. Mi trascino avanti aspettando che un qualcosa (non so cosa, o forse si) accada. Almeno è ripreso il lavoro di letturista dell'acqua. Appena finiti gli esami, si accelera il passo e si porta a casa il fondo "FottutaVacanzaEstivaInCuloAlMondo".

Bissare la media spettacolare del primo anno non è cosa stavolta. E, sinceramente, non mi interessa nemmeno più.