Questo è il mio blog personale. Ci scrivo cose belle, cose brutte e cose strane. Se i miei post offendono la vostra sensibilità o chicchessia, siete liberi di chiudere e andarvene, nessuno vi obbliga a leggere. Non ho nessuna pretesa, è solo un dannato blog personale.

martedì 18 gennaio 2011

The last amazing grace

Come chi mi conosce gia sa, uno dei miei gruppi preferiti sono i Sonata Arctica e, a breve (27 Febbraio) andrò al loro concerto a Milano, dove registreranno il secondo Live della loro carriera.
Mentre per i primi album sono stati orientati per un power metal in stile Stratovarius, incidendo comunque ballad più melodiche che hanno fatto il vero successo del gruppo finlandese, i loro ultimi due lavori, Unia e Days of Grays, si orientano verso un suono meno veloce e rapido, più triste, malinconico, studiato e "d'effetto". Tralasciando il fatto che Unia non mi piace e, presumo, mai riuscirò a farmi piacere quell'ora e un quarto di musica, ho trovato in Days of Grays il miglior lavoro dei Sonata. Certo, non siamo di fronte ad Ecliptica o of Silence, ma, dopo l'impatto negativo iniziale, ho rivalutato l'ultimo album come il mio preferito della loro discografia.

E, ogni volta che sento la canzone The Last Amazing Grace, vedo il testamento spirituale dei Sonata Arctica. Se, da un lato più superficiale la canzone parla del tempo che passa, del futuro e della speranza nelle nuove generazioni, non posso fare a meno di pensare che in questa canzone il gruppo di Tony Kakko abbia voluto dire che, in un certo senso, la loro epoca è finita, che stanno vivendo i final golden days, nella speranza che the young will lead the pack now (pack è branco; ndr).

Quanto tempo ci vorrà prima che il tempo divori i Sonata? Il tempo ha cambiato le loro familiar face: da band simbolo del power metal, gli ultimi album hanno mostrato una radicale trasformazione, la loro maturazione completa.
In allegato al post, la canzone ed il suo testo in lingua originale. Vorrei che chiunque lo leggesse, lo facesse in chiave di un testamento musicale. È questo il mio modo di interpretare questa splendida canzone.

The mystery of death before us...
Soon every night can bring the light, and close my eyes.
Sometimes life in here is too limited
Sometimes we don't care at all.
Sometimes...

Time will change the familiar face.

Brightest colors fade to gray
The fear is real, one winter's day brings the clarity.

I feel the time is catching up with us

How many days until its hunger is satisfied?
Leaving the final golden days
We are the last amazing grays
Hoping the young will lead the pack now.

I can feel my heart is beating...still

I can see you with my eyes, I still see.
But I can't run the way my children can
Can't accept the helping hand, leave me
You are the strong one, trust in me
You must lead instead of me, now
There's no time, don't hesitate
Or you will also find your fate.

I feel the time is catching up with us

How many days until its hunger is satisfied?
Leaving the final golden days
We are the last amazing grays
Hoping the young will lead the pack now.

In the eyes of every newborn, I see the future

Life is just a phase.
I close my eyes and see them all here beside me.
The last amazing grays...

In the eyes of every newborn, I see the past times

A familiar face
I close my eyes and see them, waiting for me
Amongst the amazing grays

"Mountain seems to befall this last time, marking the moment"

I have found my place
I closed my eyes and joined them, guarding the young
Amongst the amazing grays

lunedì 17 gennaio 2011

re:Welcome

Scrivo questo post dopo davvero tantissimo tempo dall'ultimo (eccezion fatta per quello scabro riguardante il 2010). Bhè, per iniziare, buon 2011 in ritardo a tutti!

Inizio correggendo l'ultima cosa che ho scritto riguardante l'anno appena trascorso: il 2010 non è stato poi così tragico. Certo, cose negative ce ne sono state, ma ho avuto la possibilità di riflettere sulla mia vita e di fare tantissime esperienze, negative o positive che siano state. I periodi più belli sono stati sicuramente quelli sul finire, a cominciare dall'entrata in facoltà fino ad un meraviglioso dicembre. Mi ero scordato pure di menzionare le numerose fiere di fumetti dove ho partecipato in veste di cosplayer (e i tantissimi raduni): sicuramente momenti di puro svago, in compagnia di gente che non conoscevo, ma che sentivo in un certo senso "vicina" a me per passioni o altro. Un anno non da buttare, tutto sommato.

Parlando del presente, sono appena tornato da una gita a Milano organizzata dalla prof di Storia del Design e dell'Architettura Moderna. Bella città. Mi aspettavo qualcosa di peggio, ma a me è piaciuta. È la classica città industriale, piena di edifici moderni e che riflette benissimo un pò il nostro modo di vivere, veloce e frenetico, dove gli scambi di parole tra sconosciuti sono qualcosa di raro e breve. Certo, il sole, la luna e le stelle non le si vedeva neanche a pagarle, la nebbia fittissima rendeva invisibile il palazzo dall'altra parte della strada e dava un'atmosfera triste e malinconica a tutto ed il cielo sembrava colorato con Photoshop con lo strumento "secchiello", dove l'unica differenza tra giorno e notte era il cambio di luminosità della colorazione.

E visto che ci siamo, mi auguro buona fortuna per il futuro. Specialmente ora che a Febbraio cominceranno i primi esami universitari. Cercherò di darli tutti e tre: Analisi (fattibilissimo per me che ho fatto lo scientifico tecnologico), Laboratorio di Disegno (devo aggiustare qualche disegno e sono prontissimo) e sua maestà Storia del Design (a detta della prof il più tosto di tutto il corso di laurea, ma credo di poter ottenere buoni risultati). Oltretutto ora ho una motivazione più che valida per studiare e conseguire buoni voti.

sabato 1 gennaio 2011

> 2011 > ...

È finalmente finito il 2010.
Finalmente.
Il 2010 che è appena finito è stato, senza giri di parole, un brutto anno. Ma importante e significativo. Mi ha fatto aprire gli occhi sulle persone intorno a me, fino alla fine. Mi ha cambiato e fatto cambiare profondamente, che io lo volessi o meno. E comincio questo 2011 con delle nuove consapevolezze, nuovi obiettivi e anche la voglia di prendermi qualche vendetta e rivincita personale.

Anno nuovo, vita nuova. Non ho mai creduto a questo modo di dire, ma questa volta sarà così per me.