Questo è il mio blog personale. Ci scrivo cose belle, cose brutte e cose strane. Se i miei post offendono la vostra sensibilità o chicchessia, siete liberi di chiudere e andarvene, nessuno vi obbliga a leggere. Non ho nessuna pretesa, è solo un dannato blog personale.

domenica 5 dicembre 2010

V for Vendetta

Ieri ho passato il sabato sera in casa (non avevo voglia di uscire) e mi sono deciso finalmente a vedere il film V for Vendetta. Premettendo che ho dovuto passarlo dal pc fisso al portatile per godermelo in HD e, tra una cosa e l'altra, se ne è andata una buona un oretta o poco più solo per il "ponte USB" (2Gb di penna e 7.5 Gbdi film).

All'inizio mi sembra il classico film che vuole lanciare idee di libertà e di rivoluzione contro un regime autoritario. Ma, andando avanti con la visione, ho appezzato il personaggio di V come non mi sarei mai aspettato. La sua decisione dura di vendicarsi e di cambiare il sistema corrotto e oppressivo, usando metodi tutt'altro che "giusti" o pacifici, la sua capacità di sfidare apertamente il governo e di parlare ai cuori degli abitanti di tutta Londra (nell'ultima parte del film sono loro i protagonisti veri e propri) e, soprattutto, la sua stessa consapevolezza nel riconoscere quasi come sbagliate le sue azioni. Ma necessarie.
E poi c'è Evey. Non la solita donna che si limita a rubare il cuore del protagonista. Una ragazza che, in fin dei conti, nulla fa per combattere il governo. Anzi, lo accetta passivamente. Ma l'incontro con V, il suo vivere con l'uomo mascherato, il periodo in galera, la morte e la rinascita a nuova vita, trasformatasi in una nuova persona (non a caso non viene riconosciuta nemmeno da una sua collega), e la comprensione dell'insegnamento di fondo di tutte le 2 ore e più di film: si può uccidere una persona, darle fuoco, mutilarla, torturarla o altro. Ma le sue idee. Quelle no. Non si possono distruggere in nessun modo. E morire per esse altro non è che uno dei punti più alti che possa raggiungere un essere umano. Non a caso la seconda chiave di lettura di V for Vendetta può essere proprio il percorso di maturazione e trasformazioni di Evey secondo il mio parere.

E poi c'è il tema dell'amore, l'unica cosa che sia stata in grado di inceppare il piano di V, progettato per oltre 10 anni. L'unica incognita mal considerata: l'uomo in grado di resistere ad una pioggia di proiettili di una squadra d'assalto senza perdere lucidità o sbagliare qualche calcolo, si ritrova a prendere a pugni un vetro e piangere a causa dell'amore.

Mai un film mi aveva così scosso in vita mia (il 5 Novembre del finale è una delle scene più significative di sempre). E credo che sia una pellicola che andrebbe fatta vedere nelle scuole, discussa e analizzata.
Perché spesso e volentieri, svendiamo le nostre idee e la nostra coerenza, come se fossero nulla. Dimenticandoci troppo presto che le idee, anche quelle del singolo, hanno tutto il potenziale capace di spostare (e distruggere) le montagne.

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