Ho appena visto un servizio delle Iene su Italia1
riguardante una storia di Camorra, a Castellamare di Stabia. Praticamente, in
occasione della festa del santo patrono (o una cosa del genere), si usa portare
la statua di tale santo in giro in processione. E, arrivati alla casa di un
boss mafioso, si ferma la statua per, parole del sindaco, onorare il suddetto
boss, agli arresti domiciliari per estorsione, associazione mafiosa e tanti
altri reati.
No aspè...arresti domiciliari? Probabilmente perchè è vecchio
e malato. Ma vai a fare in culo. Che cazzo vuol dire ARRESTI DOMICILIAR? Ma
cosa? È stato provato che sei stato un pezzo di merda, hai fatto soffrire gente
e chissà che altre porcate, e ora te ne stai bello bello a casetta?
Ma che sistema giudiziario del cazzo che abbiamo.
Vogliamo combattere la camorra e poi abbiamo un boss ai domiciliari. Me ne
fotto che sei malato, vecchio o quello che vuoi tu.
Sono del parere che chiunque risulti colpevole di
associazione a delinquere, camorristica, estorsione o altro, non debba avere
una seconda chance. Vaffanculo, se siete davvero pentiti, allora avrete vita
eterna nel regno dei cieli (visto che siete così fortemente cattolici).
Abbiamo un camorrista? Torturatelo psicologicamente e fisicamente,
fatelo parlare e confessare di crimini e dei suoi amichetti, sequestrategli
tutto il possibile (case, auto, soldi) e quindi lasciate morire la feccia in un
blocco di cemento in fondo al mare. Forse così davvero risolviamo il problema
fondamentale del Mezzogiorno. E d'Italia.
Si, credo che il fuoco, specialmente merda del genere,
vada combattuta col fuoco. Col cazzo che persone del genere meritino i
domiciliari. E nemmeno il carcere, visto che vivrebbero a nostre spese. Usiamo
il Mediterraneo in maniera utile per una volta. Giro di 3 mesi e le mafie
saranno solo un ricordo.
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