Eerie whispers trapped beneath my pillow
Won't let me sleep, your memories
I know you're in this room, I'm sure I heard you sigh
Floating in-between where our worlds collide
Scares the hell out of me
And the end is all I can see
And it scares the hell out of me
And the end is all I can see
Won't let me sleep, your memories
I know you're in this room, I'm sure I heard you sigh
Floating in-between where our worlds collide
Scares the hell out of me
And the end is all I can see
And it scares the hell out of me
And the end is all I can see
I know the moment's near
And there's nothing we can do
Look through a faithless eye
Are you afraid to die?
And there's nothing we can do
Look through a faithless eye
Are you afraid to die?
Muse, Thoughts of a Dying Atheist (Absolution, 2003)
E ogni tanto mi interrogo sull'ateismo quando ascolto questa canzone. A come superficialmente si dica "sono ateo, non credo in nessun Dio o entità superiore". Ma davvero è così semplice dichiararsi ateo? Non ci credo. Penso fortemente che abbracciare l'ateismo ormai è diventata una moda, e nessuno pensi più alle reali conseguenze di ciò.
I Muse lo esprimono nella maniera più brutale: sei in punto di morte, ormai la tua ora si avvicina. A che certezze ti aggrappi? Tu che hai dichiarato di non credere in niente di metafisico durante la tua vita, ora hai paura. Capisci che forse hai sbagliato, e ne sei terrorizzato. Non hai mai avuto fede in nulla, e riesci a vedere solo la fine, niente altro. Hai vissuto la tua vita terrestre e, ora, sai che non ci sarà più niente. Ma ciò ti fa rabbrividire e, sono sicuro, arrivi a pensare, a sperare, che ci sia qualcosa, che nel momento in cui chiuderai gli occhi non finirà tutto.
E quindi, diciamocelo, è più facile essere ateo convinto o avere una divinità da adorare, qualcosa in cui sperare e credere? Vogliamo davvero credere che tutto il nostro universo sia nato da una serie improbabile di casualità? Non nego i valori della scienza, ma sono sempre convintissimo che a dare inizio a tutto ci sia stato qualcosa, una scintilla ultraterrena. Un pò come il motore immobile platonico.
E si, credo ci sia qualcosa dopo la morte. Una qualunque cosa che mi darà la certezza di non avere paura in quel momento. Qualcosa in cui sperare, qualsiasi essa sia.
Siete ancora sicuri che sia più facile credere in nulla rispetto a credere in un qualcosa?
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